Verbale 16/03/09

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Verbale 16/03/09

24 Marzo 2009 Uncategorized 0

Verbale Coordinamento 16/03/09

Presenti: Masetto, Artuso, Boato D., Fardin E., Tarzia, Bonaldi, Lazzaro, Barzan, Bellò, Pietrobon, salviato A. Niero, Stevanato, Favaro, Fardin G., Politi, Brillo, Marchiori, Mion, Minto, Cacco.

 

Artuso dà inizio ai lavori: durante la settimana precedente ci sono stati  dibattiti vari: una iniziativa sulla riforma delle IPAB e il Consiglio Comunale. C’è stata inoltre la presentazione della lista civica di Zoggia con la candidatura di Giovanni Tarlindano per il Collegio di Mirano. Questo fatto richiede riflessione  per evitare sovrapposizioni con candidato/a  PD.

Bellò : rispettiamo l’odg  che prevede analisi canovaccio; concorda con riflessioni contenute nel documento di Stevanato; si aggiunga nel canovaccio S.F.M.R. e Porto Marghera in relazione a Veneto City; finita la discussione  venga dato al gruppo che  ha elaborato il canovaccio il compito di redifinere con le osservazioni del coordinamento.

Pietrobon:  il documento di Stevanato è interessante; concordo con analisi su strade;analizzare situazione concernente apertura caselli e avere posizione, per non prendere ancora sberle; bene i principi, ma attenti alle sberle.

Stevanato:  se poniamo chiaramente problema strade davvero perdiamo voti? PD deve dare linee guida ai tecnici; non ci possono essere esclusioni aprioristiche; è importante delineare un metodo.

Fardin E.:  documento Stevanato rispecchia un’idea di metodo di lavoro del partito: si pongono problemi e si presentano soluzioni; non ci si ferma su posizioni conservatrici; offrire un ideale; è fondamentale che partito presenti idee di sviluppo territorio; doc. Stevanato è ottimo punto di partenza.

Marchiori:  documento Stevanato è  un insieme di  ragionamenti seri legati da senso logico; vedo due ambiti su cui continuare a ragionare: a)canovaccio—b) documento politico con riferimento a federalismo, con conseguenti ricadute future su Provincia.  Per la viabilità: va bene l’anello largo così come previsto dal PTCP, approfondire tema di viabilità interna, questione PAT, questione tariffaria dei pedaggi, necessario criterio di prudenza perché tante sono le variabili in gioco. Tre punti: quanto fatto dalla Provincia, quanto Provincia intende fare,ruolo Mirano e rispetto compatibilità ambientale;

Politi:  documento Stevanato pone questioni, non dà soluzioni; volendo predisporre ipotesi di nuove strade o modifiche di strade è necessario porre condizioni minime come la non edificabilità lungo i lati;

Boato D.:  non vorrei che fosse il contrario e cioè che la pregiudiziale fosse di far qualcosa a tutti i costi, per liberare il centro di Mirano. Abbiamo problemi anche da altre parti: pensiamo davvero che facendo qualche strada ci libereremo del problema di Veneto City? Dobbiamo esprimere una nostra posizione; guardiamo più in là; per me problema di base resta, perché bisogna fare scelte di fondo diverse e quando facciamo delle scelte dobbiamo chiederci perché.

Barzan: come si pensa di affrontare  la questione dell’uso del territorio? Chi abbiamo in mente quando parliamo dei bisogni della popolazione di Mirano? A chi ci rivolgiamo? Un partito deve avere coscienza dei bisogni della gente, non può essere immobile.

Bonaldi: non riesco ad entrare in certi ragionamenti che si fanno qui: non possiamo chiuderci in nicchia; dobbiamo governare situazioni reali come ad esempio scelte tariffarie, che stanno creando tanti problemi a Vetrego. Vogliamo essere forza di governo e gestire i processi? Le strade servono,le case servono per le esigenze delle famiglie; basta dire no a tutto.

Fardin G.:  il documento di Stevanato è equilibrato; se la scelta è dire che non si deve fare niente, io non mi riconosco più nel partito; il problema sono forse i 50 metri di strada? A Mirano ci sono situazioni di sofferenza: quartiere Nord, via Cavin di Sala e via Scaltenigo, via della Vittoria, zone molto abitate; in piazza sono scesi solo gruppi minoritari. Il partito vuole   andare con posizione politica in campagna elettorale?  Un partito di governo non può dire che il passante è un’opera inutile (a Mirano semmai possiamo dire che non siamo contenti che sia stato fatto qui), ma è una infrastruttura indispensabile. Dobbiamo lasciare aperta la porta a soluzioni che allontanino il traffico dai centri abitati. Perché abbiamo perso le elezioni? Vi faccio io l’analisi: Nella zona Nord e in via Scaltenigo abbiamo avuto migliaia di elettori insoddisfatti della nostra posizione; in via Cavin di Sala vogliono una strada urbana, ma allora bisogna deviare il traffico e dire per dove; un partito senza idee non può vincere; chi dice che abbiamo perso le elezioni perché volevamo fare le strade, afferma una cavolata. L’attuale Amministrazione ha a disposizione 30 milioni di euro per viabilità che non sta utilizzando. Il partito deve avere una posizione, i cittadini vogliono  sapere che cosa pensiamo; la competenza più importante che ha la Provincia riguarda proprio il territorio .

Mion: ho vissuto la maggior parte della mia vita a Mestre: luogo mostruoso; nella prima giunta di sinistra c’era Stefano Boato che è un urbanista e da lì è cominciata una visione diversa di Mestre. Uno sforzo di fantasia non è fantasia pura, è mentalità riformista; nel momento attuale le riforme vanno attuate anche con utopia; condivido documento di Stevanato, soprattutto nelle premesse e nei principi, non lo condivido nelle soluzioni tecniche; dissento da Gianni Fardin  quando dice che il problema non sono i 50 metri di strade e dissento ancora sulla sua analisi del voto; non ci si può fermare al contingente; il gruppo di lavoro va rimpinguato;facciamo  un salto indietro nelle analisi ;

Bellò: non abbiamo sentito altre ipotesi;

Fardin: che cosa significa rifare analisi?

Artuso: ci sono posizioni contrapposte;

Stevanato: canovaccio non è lavoro equilibrato?

Niero: condivido canovaccio; vanno analizzate le posizioni di Boato e di Mion, ma non facciamo troppi passi indietro perché dobbiamo dare risposte alla cittadinanza ; bisogna dare un segnale che il partito ha un’idea di viabilità sul territorio;

Lazzaro: ai cittadini dobbiamo offrire ipotesi credibili, perché ci votino; che cosa diciamo a chi abita o deve muoversi nelle zone di maggiore sofferenza? Quali soluzioni immaginiamo per risolvere il problema del traffico di attraversamento?

Minto: bello il documento di Stevanato; fare proposte concrete serve a far vincere il nostro candidato e il nostro presidente della Provincia. Che cosa vogliamo fare noi? Diciamo di no a tutto? Vogliamo essere fermi a 30 anni fa?

Fardin G.: dobbiamo fare incontri con altri gruppi chiedendo a tutti uno sforzo di analisi e di assunzione di responsabilità; l’elettorato di riferimento nostro va definito attraverso una presa di posizione; i quartieri che sono in sofferenza rappresentano il nostro elettorato.

Artuso:  necessarie proposte precise; formalizzare documento come posizione di partito; riusciamo a fare in questa occasione elettorale ciò che finora non ci è riuscito?

Minto: il canovaccio su cui ha lavorato il gruppo  è, dopo la discussione ,il documento del partito.

Pietrobon: il gruppo che ha lavorato finora fa la sintesi della discussione e il segretario interviene come garante politico. C’è una posizione comune: a) le zone di sofferenza, b)  va risolto il problema di attraversamento, c) c’è un ambiente di pregio da salvaguardare, d) utilizzo infrastrutture esistenti, monitoraggio e analisi, e) si costruisce qualcosa soltanto se serve davvero.

Marchiori: condivido quanto detto da Pietrobon; si fa riferimento a documenti votati, a PTCP, il documento politico fa sintesi , non creare altro traffico di attraversamento.

Stevanato: che cosa c’è di demoniaco nella possibilità di costruire una nuova strada, con determinate caratteristiche, se questa libera l’abitato dal traffico? Bisogna proporre alternative all’esistente se si vuole avere una città vivibile.

 

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